Il Papa a Marsiglia, il viaggio della Speranza nella tempesta del Mare nostrum

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Nella III edizione degli “Rencontres Mediterraneennes” tra i temi trattati la tragedia dei migranti, la sfida climatica e la pluralità religiosa”

Il continente europeo continua ad attraversare il dramma della guerra in Ucraina, nonostante i ripetuti tentativi di pace che ha visto finora impegnati istituzioni e società civile nel mondo. Sembra che l’unica strada da percorre di fronte a una costante “escalation militare”, sia il dialogo.

Il dramma si allarga nel vecchio continente, ma questa volta riguarda l’Italia, che vede sbarcare ogni giorno migliaia di migranti provenienti dal mar Mediterraneo. Dall’inizio del 2023 fino al 28 agosto, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, gli arrivi sono aumentati del 103%. Ma il picco degli sbarchi si è registrato a Lampedusa con 7 mila migranti in un giorno, 125 mila dall’inizio dell’anno, con conseguente hot spots al collasso.

Ad approdare sulle coste italiane sono immigrati provenienti dal nord africa, che scappano da guerra, carestie e situazioni inumane. Il problema degli immigrati che sbarcano sulle coste italiane riguarda tutta l’Europa, una sfida non facile, con il disinteresse dei paesi del nord. Lo stivale diventa “il filtro” dei flussi migratori verso il cuore della vecchia Europa.

Papa Francesco sarà presenta alla conclusione della III edizione degli ‘Incontri del Mediterraneo’ a Marsiglia dal 22 al 23 settembre. L’incontro si terrà nel porto più grande del sud della Francia, una delle zone più povere dell’Europa Occidentale dove vivono 860 mila abitanti di cui circa 400 mila musulmani. Marsiglia viene definita da alcuni modello di integrazione e per altri epicentro di tensioni. Alla fine di giugno, a causa delle proteste nate dopo la morte del 17enne Nahel Merzouk per mano della polizia, la città è diventata uno dei luoghi più violenti. Mentre la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha bocciato i respingimenti dei migranti da parte delle autorità francesi al confine con l’Italia, in questa stessa città il pontefice incontrerà il presidente francese Emmanuel Macron.

Papa Francesco, il primo Pontefice dopo 500 anni nella città francese, incontrerà vescovi e giovani provenienti da tutto il bacino Mediterraneo, le cui riflessioni saranno centrate sulla tragedia dei migranti, l’accoglienza e salvataggio delle persone in mare, la sfida climatica, povertà e pluralità religiosa. Ma l’impegno di Francesco è fare di questo mare un messaggio di speranza per tutti: come lo fece a Lampedusa nel 2013, e nei suoi dieci anni di pontificato.

“C’è un problema che a me preoccupa, che è il problema Mediterraneo. È criminale lo sfruttamento dei migranti. Io vado per questo in Francia – dichiara Papa Francesco ai “Rencontres Mediterraneennes” – Il Mediterraneo è un cimitero, ma non è il cimitero più grande. Il cimitero più grande è il Nord Africa”. Nel Mediterraneo si incontrano tre continenti, ed è sulle sue cinque sponde (Nord Africa, Vicino Oriente, Mar Nero ed Egeo, Balcani, Europa latina) che sono nate le tre grandi religioni monoteiste e che hanno sviluppato tanti scambi ma anche conflitti.

Le migrazioni, dice Papa Francesco, “sono parte integrante della vita della Chiesa, ne esprimono molto bene l’universalità, favoriscono la comunione e influiscono sulla sua crescita”. Nel messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato del 2018 ricorda che i principi fondati dalla dottrina della Chiesa siano quelli di: «Accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati». “Ogni forestiero che bussa alla nostra porta è un’occasione di incontro con Gesù Cristo, il quale si identifica con lo straniero accolto o rifiutato di ogni epoca”.

Di fronte ad un’Europa che chiude i suoi confini e le sue frontiere all’arrivo dei disperati del mare, la Presidente della Commissione europea Von der Leyen ha dichiarato che “È l’Europa a decidere chi arriva nel continente, e non i trafficanti”. Durante il suo discorso alle Nazioni Unite la Presidente Meloni richiama alla necessità di dichiarare una guerra globale e senza sconti ai trafficanti di essere umani. L’Italia non sarà il campo profughi d’Europa”.

 

 

https://rencontres-med23.org/it/programma/