Carlo Messina, CEO della Banca Intesa San Paolo, ha una gran fiducia in Italia

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La Versión castellana aparecerá en la próxima Revista Panorámica Latinoamericana 

Il 3 maggio, il CEO della Banca Intesa San Paolo, Carlo Messina ha presentato i risultati del primo trimestre 2024, un esito che non riflette solo un successo della Banca più importante del territorio italiano ma, invece, rispecchia la salute finanziaria, la crescita, lo sviluppo dell’Italia nel suo insieme. Dopo la presentazione il CEO Carlo Messina si è riunito con la Stampa, queste le sue parole:

«Io vedo l’Italia in un percorso di crescita quindi non mi sento di condividere gli approcci negativi sulla visione di prospettiva di economia reale dell’Italia. Io sono convinto che noi supereremo, visti gli ultimi dati sulla dinamica del PIL, supereremo la crescita prevista dall’OCSE, il nostro Ufficio Studi prevede 07%, io ritengo che la crescita possa essere anche superiore nel corso del 2024, possa avvicinarsi all’ 1% e poi continuare nel 2025 a livelli superiori all’1% con lo sviluppo e con l’accelerazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questi investimenti sono fondamentali per la crescita del paese, sono fondamentali per poter garantire un rafforzamento dell’occupazione e un rafforzamento quindi di tutte le misure che consentano di ridurre le disuguaglianze in Italia che sono uno dei problemi più importanti che ci troviamo a dover affrontare in questo paese. Però io devo dire la verità dall’Osservatorio della Banca, ritengo che esista una prospettiva positiva per il paese, le imprese, le famiglie hanno sicuramente una condizione finanziaria particolarmente positiva, il livello di indebitamento è molto basso, ovviamente 5 milioni di famiglie sono in una condizione di povertà, poi esistono i Working-Capital come in tutti i paesi del mondo esiste questo mondo delle disuguaglianze su cui tutti noi dobbiamo cercare di intervenire, Intesa San Paolo con il miliardo e mezzo destinato al Sociale come donazioni equivalenti ritiene di fare la sua parte, però indubbiamente il settore delle famiglie, a parte questa area di difficoltà, ha una condizione finanziaria particolarmente positiva e lo stesso le imprese che hanno una struttura finanziaria ed un grado di diversificazione sull’export che credo unico in Europa e anche la prospettiva di investimento, una prospettiva che oggi è rallentata dall’attesa dei provvedimenti 5.0 e dalla discesa dei tassi d’interesse ma sono convinto che appena i tassi nella seconda parte dell’anno scenderanno ci sarà anche un recupero degli investimenti nel nostro paese da parte delle imprese.

Rimane un aspetto legato al debito pubblico, una dimensione molto elevata, secondo me sostenibile, in cui certamente, individuare delle operazioni che possano consentire di contribuire a ridurre il debito pubblico è una priorità per il governo così come una priorità la crescita però indubbiamente siamo in un contesto di un paese che ha una condizione strutturale, nella mia opinione. sicuramente molto molto forte. In questo ambito, Intesa San Paolo realizza in questo trimestre il suo miglior trimestre quindi abbiamo certamente dimostrato che in un paese forte, lavorando con la parte più forte di questo paese, noi siamo in grado di poter sviluppare una redditività molto elevata sia sul fronte dei ricavi che generiamo con una forte enfasi sulla componente commissionale. Le commissioni per noi sono un elemento strategico, le commissioni che derivano dal Wealth Management, dall’Assicurazione, da tutte le diverse divisioni compresa la divisione Corporate Banking per i servizi di Advisory per i servizi di Transaction Banking cioè esiste un mondo all’interno della banca che è fortemente focalizzato sul recupero delle commissioni che sono indispensabili in un contesto in cui i tassi di interesse scenderanno e quindi il contributo del margine di interesse si ridurrà. I costi sono totalmente sotto controllo così come le rettifiche su premiti che rispecchiano la dinamica positiva dell’andamento delle imprese in questo paese. L’utile è il miglior utile trimestrale dal 2007 abbiamo sicuramente una grandissima capacità di generare reddito, lo ripeto, il modello di business è un modello di business vincente e un altro elemento che abbiamo caratteristico della banca sono i forti investimenti in tecnologia, siamo la banca in Europa che investe di più in tecnologia.

Intesa San Paolo è la banca meglio posizionata Europa, la più sostenibile d’Europa credo che sia un vanto per il nostro paese avere un leader europeo nel banking ma vinto europeo l’ho detto oggi in conferenza stampa per sempre non un leader che in 2 anni fa una fiammata e poi si esaurisce. Quindi noi siamo il leader che rimarrà certamente nell’ambito europeo. In questo contesto ritengo che la banca anche attraverso le operazioni di identificazione di una serie di risorse che permarranno per i prossimi 10-20 anni in banca perché abbiamo rafforzato la squadra di Management di quarantenni, cinquantenni e sessantenni questo ritengo sia un ulteriore elemento di invito alla sostenibilità della banca a parte il sottoscritto, che rimarrà per sempre, ma comunque diciamo che c’è un invito alla sostenibilità dei giovani e delle risorse per questo Gruppo.

Oggi la reazione di borsa non ha corrisposto al valore dei nostri risultati però devo anche dire che siamo la banca che ha il Price to Book più alto d’Europa eravamo cresciuti talmente tanto e credo che sia normale che ci possono essere delle prese di beneficio e poi oggi ho dichiarato di non essere un fan del voler cambiare, spingere gli Outlook perché credo che il marketing per aumentare il valore di borsa visto che noi non dobbiamo fare operazioni, non sarebbe totalmente corretto rispetto alla visione dei nostri investitori che sono investitori di medio lungo termine e non di breve termine, la composizione del nostro azionariato vede il 20% delle Fondazioni italiane che sono il nostro punto di forza assoluto cioè lntesa San Paolo non sarebbe così se non ci fossero le Fondazioni e io sono testimone della grande capacità delle Fondazioni di poter garantire una serenità al Management senza nessuna inclusione, sulle decisioni di business e con una visione di sostenibilità futura e con un comune senso sui progetti di carattere sociale, un altro 20% sono le famiglie italiane, oggi Intesa  SanPaolo il titolo che tantissimi anni fa il titolo per i pensionati era Generali oggi il titolo per le famiglie italiane è in San Paolo e quindi questo ruolo di questa componente molto importante del nostro azionariato è certamente un vanto per noi avere il 20% del nostra azionato che sono famiglie italiane, il 60% sono investitori internazionali ma anche in questo ambito parliamo di Fondi pensione, di Fondi con una visione di medio lungo termine anche in questo caso rivolta a dare dei rendimenti a quelle famiglie internazionali che investono in questi fondi comuni di investimento quindi credo che siamo un’azienda che anche dal punto di vista dei suoi azionista ha un azionariato fortemente orientato alla sostenibilità dei propri risultati.»

Le abbiamo formulato due domande:

Dottor Messina, Prima di tutto complimenti per la Laurea Honoris Causa che da poco ha ricevuto è una bella storia. Vorrei chiederle quanto è esposta l’Italia? Praticamente abbiamo visto che in questo mese è fallita una banca negli Stati Uniti. Quanto è esposta l’Italia, quanto esposte sono le banche e soprattutto quanto è esposta Intesa San Paolo a livello internazionale?
Allora, noi abbiamo dal punto di vista del rischio di liquidità a disposizione praticamente nulla. Scusi, perché queste banche sono fallite perché avevamo problemi di liquidità.
Noi abbiamo una forte presenza in alcuni paesi dove siamo delle banche leader in Croazia, in Slovacchia, in Serbia. Forte presenza in Ungheria, in Egitto, in Albania, in Slovenia abbiamo molti paesi in cui siamo presenti e siamo una banca leader come in Italia, quindi siamo l’Intesa San Paolo di questi paesi. In altri paesi siamo presenti attraverso la divisione Corporate, abbiamo delle filiali molto forti in quasi tutti i paesi principali e quindi la nostra operatività sull’estero è significativa, cioè molto più significativa da quanto appaia sul bilancio, perché la Divisione Corporate fanno molti impieghi, molti impieghi nella Divisione Banche Estere, parliamo di circa 30 miliardi di euro di impieghi. Nella divisione Corporate parliamo di una dimensione anche superiore rispetto a questa di impieghi fatti all’estero però son impieghi realizzati con delle controparti primarie cioè il grado di Investment Grade di questi investimenti è particolarmente elevato. Noi sul totale della nostra  Loan to Deposit Ratio, siamo un leader totale in Europa quindi non abbiamo nessun tipo di vincolo che possa portarci a dei gradi di rischio. La qualità dei nostri imprenditori all’estero è altissima nella Divisione Corporate e nella Divisione Banche Estere c’è un bilanciamento correta per la raccolta degli impieghi.

Nella sua relazione e presentazione di oggi si evidenzia come finanziate in quantità importante il settore dell’economia circolare. Quali sono i progetti che beneficiate, se c’è una tendenza particolare e se i beneficiari sono soltanto i vostri clienti o anche persone esterne?
Sono per la gran parte i nostri clienti, ma questi progetti vengono realizzati anche in collaborazione con la Fondazione Cariplo, perché la Fondazione Cariplo ha un laboratorio che si occupa di Economia Circolare e insieme a loro studiamo i diversi casi e i diversi settori in cui potete intervenire poi ovviamente tutte le diverse divisioni quando erano dei finanziamenti vengono effettuati finanziamenti che possono avere delle caratteristiche che consentano di essere ricompresi nel mondo dell’economia circolare, su cui noi siamo dei leader perché siamo partiti per primi diversi anni fa su questo fronte dell’economia circolare e abbiamo raggiunto una dimensione di decine di miliardi di euro di investimento sul fronte dell’economia circolare è una priorità per il nostro Gruppo, abbiamo delle risorse veramente di altissimo livello e poi cerchiamo di utilizzare i migliori consulenti per poter fare un lavoro eccellente per il mondo delle imprese.