Oggi, 60 sacerdoti mantengono viva la fede e la storia della Congregazione francescana nella sua sede nel centro storico di Lima, una sede che porta con sé secoli di sforzi e dedizione.
Questa congregazione ha le sue origini nel XVI secolo, quando nel 1532 un gruppo di 12 frati spagnoli originari della Castiglia giunsero in Perù, in un periodo di espansione dell’ordine religioso nel Nuovo Mondo.
Francisco Pizarro, il conquistatore del Perù, assegnò alle congregazioni religiose lo spazio in cui insediarsi nella nascente città di Lima. Gli ultimi ad arrivare furono i francescani, ai quali Pizarro propose una prova: avrebbero potuto insediarsi su qualsiasi terra avessero voluto, ma avrebbero dovuto demarcarla prima di mezzogiorno del giorno successivo. Con grande sforzo e collaborazione, i 12 frati riuscirono a mappare la zona che si estendeva oltre il fiume Rimac, un’area che oggi fa parte dell’Avenida Abancay.
Ma la sua opera non si limitò all’evangelizzazione. La comunità francescana ebbe un ruolo fondamentale anche nella gestione delle risorse della zona, tra cui le pratiche funerarie, essenziali nell’organizzazione sociale ed economica della Lima coloniale. Le catacombe della Chiesa di San Francesco, oggi importante sito storico, sono testimonianza di questo importante aspetto della vita quotidiana. A quel tempo, anche i francescani si assumevano l’onere di seppellire i fedeli nelle catacombe delle chiese, una pratica che rifletteva la loro vicinanza al popolo. Le «nicchie» nelle catacombe venivano vendute in cambio di denaro o donazioni, che non solo contribuivano a finanziare le attività religiose e la costruzione dei templi, ma riflettevano anche il potere e l’influenza della chiesa nella società di Lima. Ancora oggi i sacerdoti della Congregazione Francescana continuano a essere sepolti in questo stesso cimitero, mantenendo viva una tradizione che collega il presente al passato.
Questo legame tra fede, lavoro missionario e gestione delle risorse, sia materiali che spirituali, è ciò che ha permesso alla Congregazione di rimanere una parte fondamentale della storia e della vita religiosa di Lima. I francescani non solo hanno lasciato il loro segno nell’evangelizzazione, ma anche nella crescita e nel consolidamento del patrimonio della città, riflettendo inoltre le dinamiche sociali ed economiche del loro tempo. Recuperare la storia francescana: un passo verso il mondo.
La Congregazione francescana è impegnata in un processo di recupero della vasta documentazione storica conservata negli archivi e nei depositi sia peruviani che internazionali. Questo sforzo, portato avanti dalla Provincia francescana dei XII Apostoli del Perù, mira a far conoscere al mondo l’eredità che l’ordine ha costruito fin dal suo arrivo in Perù nel 1532.
In questo contesto, la cerimonia tenutasi lunedì 17 febbraio presso la sede centrale di Jirón Amazonas 170, Lima, rappresenta un passo importante verso questo ambizioso obiettivo. Nel corso dell’evento, l’Archivio Storico dei Confini del Ministero degli Affari Esteri peruviano ha consegnato una preziosa raccolta di documenti in formato digitale, che saranno utilizzati dai ricercatori per continuare a svelare l’eredità storica della presenza francescana in Perù.
La consegna comprendeva tre mappe delle missioni francescane e gesuite sui fiumi Marañón, Huallaga, Tambo, Perené ed Ene, disegnate nel 1687 da un autore sconosciuto (serie Vicereame del Perù, sezione Biblioteca di mappe). Inoltre, è stata fornita una mappa del corso dei fiumi Huallaga e Ucayali e della Pampa del Sacramento, realizzata da Padre Manuel Sobreviela, Padre Guardiano del Convento di Ocopa, nel 1790. Questi documenti offrono una prospettiva unica sul lavoro missionario nella regione amazzonica.
Sono state consegnate anche tre cronache manoscritte di padre Fernando Rodríguez Tena, professore di Teologia in pensione presso la Reale Pontificia Università di San Marcos. Le cronache includono:
- Origine della Santa Provincia dei Dodici Apostoli dell’Ordine del Padre Nostro San Francesco (1773, primo volume, 351 pagine),
- Apparato per la Cronaca della Santa Provincia dei XII Apostoli della Religione del Padre Nostro San Francesco (1774, prima parte, 266 pagine),
- Missioni Apostoliche delle Sante Province dell’Ordine del Nostro Padre San Francesco, Soggette al Commissariato Generale del Perù (1780, primo volume, 267 pagine).
L’ambasciatore Librado Orozco Zapata, direttore generale della sovranità, dei confini e degli affari antartici, in rappresentanza del Ministero degli esteri peruviano, è stato incaricato di consegnare i documenti sopra menzionati. Originario di Piura, ha ricordato che nella sua prima visita alla capitale è rimasto impressionato dalla Basilica di San Francisco. Alla cerimonia era presente anche la dott.ssa Silvia Herrera, archivista presso l’Archivio Storico dei Confini del Ministero degli Affari Esteri.
All’evento ha partecipato anche la responsabile istituzionale della Biblioteca Nazionale del Perù (BNP), la dott.ssa Ana Peña Cardoza, che in una precedente occasione aveva consegnato all’ASF due libri francescani recuperati nelle operazioni di lotta al traffico internazionale di beni culturali. Questi libri sono “Il sole e l’anno felice del Perù” (1735) di P. Pedro Rodríguez Guillén e “Ioannis Petri Maffeii Bergomatis e Societate Iesu, Historiarum Indicarum libri XVI. Selectarum item ex India Epistolarum eodem interprete Libri IIII. «Accettare Ignazio di Loyola e riconoscere la vita dopo la morte» (1559). Questo evento sottolinea l’importanza di preservare e diffondere la ricca storia dei francescani in Perù, il cui lavoro è stato fondamentale non solo nell’evangelizzazione, ma anche nello sviluppo culturale e sociale della regione.