🇮🇹 Il Perù è un lusso

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Il primo giorno del Peru Fashion o Perú Moda, presso il Convention Center di Lima, un grande locale che offre 7 piani dove si svolgono sfilate, seminari, conferenze e l’esposizione sulla creatività imprenditoriale peruviana. Al settimo piano una grande area dove si espongono per settori: Alpaca, Abbigliamento, neonati e bambini, Premium Sourcing, Decorazione e regalo, Footwear & Accessories, Gioielli, i Marchi e designer ed Internet, in pratica è una zona fieristica in cui centinaia di aziende peruviane ricevono gli acquirenti nel loro stand. 

Gli acquirenti internazionali, sono tanti, si sente l’inglese, brasiliano, russo, cinese, castigliano con i diversi accenti latino-americani, il francese, l’italiano, ma soprattutto l’inglese. Poiché l’uscita naturale della produzione peruviana va in gran parte al mercato nordamericano. La particolarità peruviana è la filiera che parte dalla fibra, il cotone o l’alpaca, anche la vicuña, quindi la trasformazione, il design, la produzione, la rifinitura, costituisce un percorso spontaneo. Il Perù è un lusso, ha tutto. 

Conosciamo alcune storie per capire che dietro le imprese ci sono valori, le illusioni della famiglia, la costruzione della società, non è solo un tema económico.

Troviamo Ruby Velásquez Rondón, la fondatrice di “Diseños con Fino Estilo, DICONFIES” www.diconfi.com, lavorano il cotone Pyma, Tanwi, e l’Organico. L’ impresa è stata fondada sette anni fa, «prima avevamo altre società, per 28 anni abbiamo lavorato nel settore tessile» ci dice, aggiungendo «abbiamo iniziato con la produzione di pigiami per donne, poi dal 2000 abbiamo diversificato la produzione per adulti e bambini, produciamo vestiti per essere a casa». Il suo mercato è di livello A e B in Perù e anche negli Stati Uniti, Argentina e Brasile.

Il figlio di Ruby Velásquez, Jorge, lavora presso l’impresa fondata da sua madre, «Respiro quest’attività fin dall’infanzia, sono cose belle e di ottima qualità”. Tuttavia, pur seguendo il percorso tracciato da sua madre, ha una sua visione che è «modernizzare, aggiornare alcuni concetti  per il settore produttivo e commerciale, penso a nuove piattaforme di vendita, nuovi mercati» gli chiediamo se pensa all’e-commerce, ci dice che la tendenza è in grande crescita «le aziende passano dal fisico al virtuale». Oltre ad essere un’attività commerciale, Ruby Velásquez desidera trasmettere un messaggio di «unione familiare, sono i momenti che dobbiamo recuperare per vivere in famiglia, i nostri vestiti sono per l’uso a casa, stare in famiglia” inoltre, ci segnala che parte del profitto è destinato all’orfanotrofio o alle case di cura.

Un’altra impresa famigliare, Dieguiswww.dieguis.com fondata da una donna, Yolanda Urbina, adesso la segue sua figlia, ha iniziato l’azienda producendo articoli per adulti. Sua figlia l’ha aiutava a fare le cinture, da qui il nuovo sviluppo dell’attività, l’azienda in tessuti di punta per bambini. Ora tutta la famiglia è coinvolta. Ha tre mercati internazionali, gli Stati Uniti, Cile e l’Ecuador. Producono anche giocattoli al 100% in cotone.

 

Pensando sempre nel gusto femminile, troviamo Tomas Sota Gutierrez, Direttore di Tom Gutié www.tomgutie.com 

Anche lui trae origine da una vocazione famigliare, ha avuto inizio nel negozio di sartoria di suo padre che ha frequentato da bambino, è stata la sua scuola di apprendimento. Ha sviluppato il suo prodotto dedicato alle donne, sta posizionando il suo marchio e la sua  produzione con un suo personale style. Ha il concetto di «rivendicare la donna, collocarla in una posizione importante, un cappotto dovrebbe valorizzarla, il nostro stile è composto da due pezzi che vanno in armonia», utilizza l’alpaca peruviana, i produttori di questo tessuto ricevono le sue indicazioni per ottenere il prodotto giusto per i suoi vestiti. I suoi mercati sono «Stati Uniti, Canada, Australia, Germania e Inghilterra».