«Incontro di studio per il contrasto al narcotraffico internazionale, in onore di Giovanni Falcone»

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Incontri di studio e coordinamento sul narcotraffico internazionale in onore di Giovanni Falcone

(Palermo 22, 23 e 24 maggio 2024)

Inquadramento

La violenza del crimine organizzato legato alla droga in America Latina non conosce limiti, riproponendo oggi un modello di mafia simile a quello dell’ala stragista di “Cosa Nostra” nei primi anni ’90 dello scorso secolo in Italia.

Pur avendo infatti gli stessi narco-cartelli latinoamericani progressivamente affinato le modalità di approccio all’amministrazione pubblica, mediante l’instaurazione di vere e proprie trattative ai massimi livelli, e sperimentato nuove e più sofisticate modalità di accesso all’economia legale, sia mediante il riciclaggio di capitali illeciti, sia a mezzo di imprese -solo apparentemente- legali, la violenza endemica in Messico e quella sviluppatasi negli ultimi mesi in Ecuador, oltre ai recenti gravi accadimenti in Argentina e Paraguay, hanno attirato l’attenzione dell’opinione pubblica a livello globale.

Ai gruppi criminali tradizionali si affiancano infatti organizzazioni ancora più pericolose, in alcuni casi in grado di attaccare le istituzioni come in un conflitto armato, ed in condizioni di sfruttare le falle delle misure di sicurezza ed il cattivo funzionamento dei sistemi penitenziari.

L’omicidio del candidato alle elezioni presidenziali in Ecuador Ferdinando Villavicenzio è avvenuto in circostanze davvero sconcertanti: nel corso della campagna elettorale, ad opera di sicari stranieri (colombiani), a loro volta assassinati nelle carceri, subito dopo il loro arresto.

L’efferato omicidio del Fiscal antidroga paraguayano Marcelo Pecci Albertini, così come quello del Fiscal ecuadoriano Cesar Suarez evocano per tempistica, tecnica e modalità esecutive scenari altrettanto inquietanti.

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Il continente latinoamericano costituisce il crocevia del narcotraffico e si pone al centro delle più importanti indagini transnazionali sulle reti criminali e sul riciclaggio di capitali illeciti.

La criminalità organizzata latinoamericana, alla luce di quanto evidenziato ed in ragione di ben più specifici dati storici e sociologici, integra oggi una minaccia globale.

Il narcotraffico si afferma in modo sempre più consistente come minaccia attuale anche nel nord Europa, in paesi ritenuti tradizionalmente immuni rispetto alle azioni dei cartelli e delle mafie, che registrano livelli di violenza quotidiana senza precedenti.

Sebbene detti scenari possano apparire lontani, le strettissime interconnessioni e relazioni tra le associazioni mafiose italiane e le reti di narcotrafficanti internazionali costituiscono una realtà storica e processuale più che riscontrata.

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È necessaria quindi una revisione degli schemi tradizionali di ricostruzione geopolitica del fenomeno del narcotraffico, con specifico riguardo all’America Latina, in considerazione dei mutamenti di scenario occorsi negli ultimi anni e che richiedono una nuova strategia globale ed universalmente condivisa di prevenzione e contrasto.

Una maggiore consapevolezza dei rischi causati e indotti dal narcotraffico internazionale può costituire infatti una potente leva per incrementare e rendere più efficaci i processi di cooperazione giudiziaria e di polizia tra gli Stati.

Alla volontà politica di aprire nuovi fronti per incentivare la cooperazione processuale e investigativa – di cui la Convenzione di Palermo rappresenta l’esempio più importante in termini definitori e sistematici – si contrappongono purtroppo ancora difficoltà pratiche connesse alla particolare conformazione dei singoli ordinamenti statali e alle diverse sensibilità giuridiche.

Si rende perciò evidente la necessità di un maggiore coordinamento tra procuratori ed operatori delle forze di polizia.

A distanza di trentadue anni dalla strage di Capaci, l’intuizione di Giovanni Falcone è ancora attuale.

Di qui l’iniziativa del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo di promuovere incontri di studio e coordinamento con esperti e magistrati europei e latinoamericani, a Palermo, nei giorni 22, 23 e 24 maggio, in collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura.

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La diplomazia giuridica si ispira all’enorme eredità tecnica e valoriale di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ed intende sostenere, attraverso uno specifico programma di supporto e coordinamento denominato EL PAcCTO 2.0, l’attività giudiziaria a livello internazionale e l’azione della DNA nell’organizzazione di iniziative operative ed incontri tra magistrati in Italia e all’estero.

La chiave di un rinnovato successo nella cooperazione giudiziaria internazionale sta infatti nello scambio di informazioni e nello sviluppo di relazioni di fiducia reciproca in grado di rafforzare concretamente le attività operative.

La finalità perseguita da EL PAcCTO 2.0 è quella di rendere queste ultime più coordinate ed efficaci per affrontare sinergicamente l’immanente minaccia della criminalità organizzata transnazionale tra Europa, America Latina e regione caraibica.

Aumenta così la possibilità di performance nelle indagini su scala intercontinentale, innescandosi un circolo virtuoso senza precedenti.

Il “collegamento in rete” è una delle risposte più concrete alle sfide della criminalità transnazionale.

Il rafforzamento del coordinamento e della cooperazione giudiziaria e di polizia tra i Paesi europei e latinoamericani può favorire infatti:

1. la creazione di contatti per lo scambio rapido ed efficace di informazioni tra le forze dell’ordine e le Procure (cooperazione giudiziaria informale);

2. la creazione di squadre investigative congiunte, per affrontare specifici casi legati al crimine organizzato, come il traffico di droga o il riciclaggio di denaro ad esso connesso;

3. la formazione condivisa, attraverso la promozione di programmi di formazione congiunta per migliorare le capacità investigative e operative delle forze dell’ordine e creare uno standard che consenta una più efficace cooperazione.

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A Palermo, il 22 maggio si riunirà la Red de Fiscales Antidroga (RFAI) dell’associazione iberoamericana dei pubblici ministeri AIAMP, cui la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo aderisce. La AIAMP riunisce le Procure della Repubblica di 22 paesi.

Detto incontro, accompagnato da esperti italiani e spagnoli, sarà dedicato alla redazione di un protocollo di attuazione per tutti i Pubblici Ministeri dei paesi aderenti sull’impiego di agenti sotto copertura in operazioni antidroga.

Contemporaneamente, si riunirà sempre a Palermo la Rete dei Pubblici Ministeri latino americani contro la finanza criminale. Alla rete aderiscono i magistrati di 18 Paesi. Questo incontro specifico sarà finalizzato all’avvio di una pianificazione delle attività con il programma europeo EL PAcCTO 2.0.

Il 23 maggio, dalle ore 10,00 alle ore 18,00 si terrà sempre nella Aula Magna del Palazzo di Giustizia la prima riunione di coordinamento tra autorità giudiziarie organizzata da EL PAcCTO 2.0, presieduta nell’occasione dal Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, per favorire l’interscambio di esperienze investigative, dati ed informazioni tra pubblici ministeri italiani, europei e latinoamericani. Nell’aula magna del Palazzo di Giustizia di Palermo, i trenta magistrati presenti che compongono le reti latino americane contro il narcotraffico e contro le finanze criminali, si confronteranno con i Procuratori Distrettuali Antimafia italiani o magistrati da loro delegati. Tutti i magistrati degli uffici distrettuali antimafia che vorranno partecipare ai lavori potranno collegarsi da remoto.

L’incontro del 23 maggio avrà ad oggetto in particolare le tecniche investigative speciali contro il narcotraffico e i protocolli investigativi per il contrasto patrimoniale ai proventi del crimine transnazionale organizzato. Si censiranno buone prassi, evidenzieranno possibili criticità, condivideranno elementi aggiornati sullo sviluppo dei più importanti filoni investigativi e le risultanze per macro aree dell’azione di gruppi criminali antichi ed emergenti e delle loro relazioni con le organizzazioni criminali di tipo mafioso di origine nazionale. Sarà anche approfondito il tema specifico della costituzione e della operatività delle squadre investigative comuni, strumento essenziale per una migliore efficacia delle indagini internazionali in questo ambito.

Le attività dei giorni 22 e 23 si svolgeranno a porte chiuse e saranno finanziate dall’Organizzazione Internazionale Italo Latino Americana, nell’ambito del programma regionale europeo EL PAcCTO 2.0 in coordinamento con il progetto COPOLAD 3 (per la rete RFAI).

Il 24 maggio, sempre nell’aula magna del Palazzo di Giustizia di Palermo si terrà un importante incontro di studio organizzato dalla Scuola Superiore della Magistratura, Formazione decentrata di Palermo, dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, con il Programma Falcone Borsellino del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal titolo “Le rotte e le logiche del Traffico Internazionale di Stupefacenti e le evoluzioni della criminalità organizzata transnazionale”.

Le rotte e le logiche del traffico internazionale
di stupefacenti e le evoluzioni della criminalità
organizzata transnazionale

(Palermo, 24 maggio 2024 – Aula Magna Palazzo di Giustizia)

Ore 9,00 – Indirizzi di saluto

Matteo Frasca, Presidente della Corte d’appello di Palermo
Lia Sava, Procuratore generale presso la Corte d’appello di Palermo

Roberto Giovanni Conti, Componente Comitato Direttivo della Scuola Superiore della Magistratura

Giovanni Tartaglia Polcini, Vice Direttore del Programma dell’Unione Europea “EL PAcCTO 2.0” iniziativa della UE contro il crimine transnazionale organizzato per il coordinamento e supporto all’attività giudiziaria e giurisdizionale a livello internazionale.

Ore 9,20 – Apertura dei lavori, coordinati da Marcelle Padovani, giornalista

Giovanni Melillo, Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo,
“Le ragioni degli incontri di studio e di lavoro di Palermo”

Ore 9,30
Diana Salazar Méndez, Fiscal General del Estado del Ecuador,
“Le organizzazioni criminali in Ecuador e le nuove rotte del narcotraffico”

Ore 10,00
Raffaele Grassi, Direttore centrale della Polizia Criminale,
“Le organizzazioni criminali nella Tripla Frontera”

Ore 10,30
Luz Adriana Camargo, Fiscal General de la Nación Colombia
“Strategie di contrasto del narcotraffico: l’esperienza della Colombia” Ore

11,00 – Coffee Break

Ore 11,20
Floriana Bulfon, giornalista,
“Le macromafie: mercati criminali globali, destabilizzazione politica e conflitti ibridi”

Ore 11,50
Lincoln Gakiya, Promotor de justicia de Estado de Sao Paulo,
“Le organizzazioni criminali brasiliane: il caso del Primero Comando do Capital”

Ore 12,20
Jhon Lucas, Prosecutor General of Netherlands
“La mocromafia: il caso Marengo”

Ore 12,50

Eduardo Ezequiel Casal, Procurador General de la Nación de Argentina
“La importancia de la Cooperación Interinstitucional y de los Equipos Conjuntos de Investigación. El trabajo de la AIAMP”

Ore 13,20 / 14,30 – Pausa dei lavori

Ore 14,30
Giuseppe Gatti, Sostituto Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, “La mafia albanese nel narcotraffico internazionale”

Ore 14,50
Matias ALVAREZ, PROCUNAR Argentina, Segretario della RFAI (AIAMP),
“La logistica del narcotraffico: le infrastrutture portuali ed i trasporti fluviali e marittimi”

Ore 15,10
Barbara Sargenti, Sostituto Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, “La cooperazione giudiziaria con i Paesi dell’America Latina: il punto di vista europeo”

Ore 15,30
Juan Bautista Mahiques, Fiscal General de la Ciudad de Buenos Aires,
“La cooperazione giudiziaria con i Paesi dell’America Latina: il punto di vista latinoamericano”

Ore 16,00 – Tavola rotonda “Nuovi scenari del narcotraffico e intervento giudiziario” Modera: Michelle Padovani, giornalista,

Intervengono:
Giovanni Bombardieri, Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Maurizio de Lucia, Procuratore della Repubblica di Palermo,
Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Napoli,
Francesco Lo Voi, Procuratore della Repubblica di Roma,

Marcello Viola, Procuratore della Repubblica di Milano,

Alfredo Mantovano, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Autorità nazionale della sicurezza delegata

Conclusioni:
Giovanni Melillo, Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo.

Ore 18,30 – Fine dei lavori