Giubileo dei militari: «Infondere speranza con Cristo nella difesa della pace»

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In piazza San Pietro 30mila membri delle forze armate insieme alle loro famiglie attraverseranno la Porta Santa

Dall’8 al 9 febbraio a Roma si celebra il secondo grande evento dell’Anno Santo 2025, il Giubileo delle forze armate, di polizia e Sicurezza provenienti da diverse parti del mondo. All’evento saranno presenti 30mila membri appartenenti ai vari corpi dello Stato, insieme alle loro famiglie, associazioni e cappellanie. “La loro venuta rappresenta la fede di tanti che non hanno voluto perdere questa opportunità – ha dichiarato Mons. Rino Fisichella in una conferenza stampa di presentazione in Vaticano – e a quanti vivono facendo questo lavoro sotto la violenza e la guerra”.

Il Giubileo dei militari si colloca all’interno di questo orizzonte che impone in prima istanza il richiamo alla pace. Non si tratta di un’esaltazione delle armi ma piuttosto, come dicono gli organizzatori di una “testimonianza per superare l’idea che i militari siano per la guerra e non per la pace”. Il Giubileo offre agli uomini e alle donne delle forze armate l’opportunità di riscoprire il valore spirituale del loro servizio rafforzando il legame tra fede, giustizia e impegno per la società nel solco dei valori della solidarietà e della responsabilità.

Per migliaia di militari sarà occasione per compiere un pellegrinaggio alla tomba degli apostoli e per varcare la Porta Santa della Basilica di San Pietro. Domenica 9, nella V domenica del Tempo Ordinario, il Santo Padre presiederà la messa in piazza San Pietro per rendere omaggio a chi quotidianamente si dedica alla sicurezza, alla tutela della pace e alla difesa del bene comune.

I cappellani assicurano che questo gesto ha un profondo impatto sui militari, sulla polizia e sulle loro famiglie, che spesso affrontano grandi sacrifici nel loro servizio alla Patria. La concessione dell’anno giubilare e dell’indulgenza non è solo un riconoscimento per il loro duro lavoro, ma anche un’opportunità per sperimentare un rinnovamento spirituale, trovare conforto e rafforzare la loro fede. In questa occasione il Papa invocherà l’unità, la speranza e la pace, valori fondamentali sia nella sfera spirituale che nell’ambiente delle forze di sicurezza.

conferenza stampa presentazione Giubileo
conferenza stampa presentazione Giubileo (vatican news)

Papa Francesco ricorda nella Bolla di indizione del Giubileo 2025 che “il primo segno di speranza si traduca in pace per il mondo”. In mezzo alle guerre che viviamo oggi, aggiunge Mons. Fisichella, “l’umanità è sotto una nuova e difficile prova che vede tante popolazioni oppresse dalla brutalità e dalla violenza. Il Giubileo ricordi che quanti si fanno operatori di pace potranno essere chiamati figli di Dio”.

Recentemente, Papa Francesco rivolgendosi ai partecipanti del 64° Pellegrinaggio Militare Internazionale presso il Santuario mariano di Lourdes, in Francia, ha affidato alla misericordia di Dio tutti i suoi compagni d’armi che sono morti servendo il proprio paese e difendendo la pace. Francesco ha esortato i membri cattolici delle forze armate a lasciare che la loro fede influenzi il loro servizio: “Il mondo ha bisogno di voi, soprattutto in questo momento buio della nostra storia. Abbiamo bisogno di uomini e donne di fede capaci di mettere le armi al servizio della pace e della fraternità». Il Papa aveva sottolineato anche la necessità di un tempo di silenzio per il discernimento spirituale che permettesse ai soldati di riaffermare con speranza la propria vocazione alla preghiera: “Questa pausa spirituale a Lourdes – ha detto Francesco – è un momento per ripensare la propria vocazione militare nella prospettiva della fede e dell’amore che ogni cristiano deve coltivare verso il fratello, anche verso il nemico. L’esigenza della pace interpella tutti e impone di perseguire progetti concreti, soprattutto in alcune regioni che vivono in stato di guerra e di violenza” Il Vescovo di Roma, nel suo messaggio per questo Giubileo, ha messo in risalto l’importanza dell’unità e della fraternità tra le persone che dedicano la propria vita alla protezione e al servizio degli altri. La celebrazione a Roma sarà un incontro di preghiera, riflessione e rinnovamento spirituale, per rinsaldare l’importanza della speranza, della fede e della solidarietà nei momenti di difficoltà.

Il Papa aveva sottolineato anche la necessità di un tempo di silenzio per il discernimento spirituale che permettesse ai soldati di riaffermare con speranza la propria vocazione alla preghiera: “Questa pausa spirituale a Lourdes – ha detto Francesco – è un momento per ripensare la propria vocazione militare nella prospettiva della fede e dell’amore che ogni cristiano deve coltivare verso il fratello, anche verso il nemico. L’esigenza della pace interpella tutti e impone di perseguire progetti concreti, soprattutto in alcune regioni che vivono in stato di guerra e di violenza”.

Il Vescovo di Roma, nel suo messaggio per questo Giubileo, ha messo in risalto l’importanza dell’unità e della fraternità tra le persone che dedicano la propria vita alla protezione e al servizio degli altri. La celebrazione a Roma sarà un incontro di preghiera, riflessione e rinnovamento spirituale, per rinsaldare l’importanza della speranza, della fede e della solidarietà nei momenti di difficoltà.