Un Incontro organizzato dal Foro di Madrid, il secondo che si realizza in America Latina, il primo si era tenuto in Colombia prima dell’elezione di Gustavo Petro, l’attuale presidente. A questo Incontro di Lima sono arrivati parlamentari dalla Spagna e da sei paesi del subcontinente: Cile, Bolivia, Guatemala, Paraguay, Argentina e Colombia.
Nell’introduzione del programma è segnalato che vengono per “accompagnare i peruviani nella difesa delle loro Democrazia, Libertà e lo Stato di Diritto”. Un programma della durata di una giornata e mezza dove in sette panel si discuterà sulla destabilizzazione in atto contro il Perù da parte dei paesi vicini, una volta fratelli, i quali “tollerano” il narcotraffico nella forma di coltivazione senza controllo della foglia di coca, di elaborazione della cocaina, nell’agevolazione della commercializzazione e anche sul uso aperto dei loro porti per il viaggio verso il Vecchio continente o verso gli Stati Uniti, ma di questo non si parlerà in nessun panel. Un mercato, quello della cocaina, che non cessa di rafforzarsi e crescere, in più da quando il Belgio ha abbandonato la lotta contro il narcotraffico e le sue orme sono in procinto di essere seguite dalla Francia.
Nei Panel si discuterà sulla vera natura dell’UNASUR; della CELAC; le tirannie del Nicaragua, del Venezuela, della Bolivia e Cuba; delle prossime elezioni nel Paraguay, in Guatemala e in Argentina; delle giurisdizioni interamericane come la Corte Interamericana di Giustizia e la sovranità dei paesi latino americani. Si parlerà anche del ruolo dell’Unione Europea nella difesa della democrazia nella regione, anche in vista del prossimo Vertice CELAC-UE che si terrà a luglio a Bruxelles, la cui presidenza CELAC è passata dall’Argentina a San Vicente y las Granadinas, il cui primo ministro, Ralph Gonsalves, di tendenza comunista, è grande amico di Ortega del Nicaragua, Maduro del Venezuela e Diaz-Canel di Cuba. Un altro panel sui Parlamenti come fronte di difesa contro l’avanzata del comunismo.
Due magistrali conferenzieri dal Venezuela e da Cuba. Inoltre, parteciperà dal Parlamento europeo l’eurodeputato Ron Roose, dei Paesi Bassi.
Dalla Spagna ci sarà la deputata Rocio Montero, presidente de VOX Madrid ed il promotore Hermann Tertsch europarlamentare e presidente di ECR-EuroLat.
Trentatre personaggi e cinque donne, quattro parlamentari e una giornalista.
Si concluderà il 30 marzo con la lettura della Carta di Lima.
Tutte le azioni per dimostrare l’appoggio ai peruviani che resistono alla violenza e attacchi organizzati a modo di squadre di guerilla, hanno ricordato i tempi di “Sendero Luminoso”, questa volta è costato la vita a più di sessanta civili e più di dieci poliziotti. Adesso la situazione si è normalizzata, non ci sono i blocchi delle strade che impedivano l’arrivo dei prodotti della campagna dalla foresta e dalla montagna, i prezzi sono saliti sproporzionatamente, nonostante la moneta del Perù, il Sol, si mantiene forte e sta diventando moneta rifugio per i latino americani. Non cessa la costante minaccia “prenderemmo Lima”. Dunque, tutte le azioni contro il comunismo sono benvenute.