Video Incontriamo Isabel Mantilla

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Un incontro a Lima, un consiglio di amici italiani, i quali, le suggeriscono di intraprendere un percorso formativo in Italia. E ‘l’inizio di un grande cambiamento nella vita di Isabel Mantilla, che lavorava già a Lima, presso “l’Hotel Sol de Oro”. Come la maggior parte dei latinoamericani, vide un possibile obiettivo di carriera negli Stati Uniti, tuttavia, motivata per un futuro con una prospettiva più ampia grazie alla formazione, inizia il suo viaggio in Italia. Un paese il cui sviluppo nel settore del turismo e connessi ha rappresentato oltre il 5% del PIL italiano nel 2017, secondo il World Travel & Tourism Council (WTTC), e un contributo totale del 13% nel PIL 2017.

Un percorso, non facile, che Isabel intraprende, la morte di suo Padre la fa tornare dopo alcuni mesi in Perù. La determinazione di sua madre la incoraggia a seguire la sua strada, rinforzata, inoltre, dal sogno di suo padre, già defunto, «continuare i suoi studi e progredire”.

Era l’anno 2000, ritorna a Roma, studia e lavora, superando le difficoltà che le restrizioni economiche comportano. Laureata all’Università di Lima in Scienze della comunicazione, riesce a completare il Master in Hospitality presso la School of Tourism di Roma.

Ha lavorato come “au-pair” in casa di una famiglia romana, mentre inizia la ricerca del lavoro tanto atteso, inviava il suo CV, senza alcun risultato, in un periodo in cui la tecnologia non era avanzata, le spedizioni erano via fax.

Riceve Isabel un’indicazione puntuale, da chi la vedeva nella sua instancabile ricerca di lavoro, realizza un colloquio presso l‘Hotel Hilton di Fiumicino, Roma, supera il colloquio, ottenne un contratto di quattro mesi, con due turni, dalle 5 del mattino fino a mezzanotte. Tuttavia, Isabel voleva entrare nell’area commerciale, quella era la sua vocazione, lasciò l’Hilton dopo otto mesi. L’esperienza italiana gli permette di presentarsi ad altri hotel. Il proprietario del Grand Hotel Ritz erroneamente l’intervista nella selezione di esperti di informatica, Isabel non aveva queste competenze, tuttavia, il proprietario, che era stato Console Onorario della Sierra Leone, l’Avvocato Puccini, l’assume e propone a Isabel di formarla con un corso sul Protocollo, un anno e mezzo di formazione.

Il mondo lavorativo di Isabel si espande, grazie alla formazione, lei offre l’Hotel al Ministero degli Affari Esteri d’Italia e alle rappresentanze straniere a Roma. Successivamente, inizia a lavorare presso l’Hotel Plaza, uno storico hotel a cinque stelle, nel reparto commerciale, come Sales Executive. La sua attività commerciale è estesa, viaggia rappresentando l’Hotel in diverse fiere internazionali. Entra, poi, a lavorare in un Hotel esclusivo nell’area romana dei Parioli, dove rimase per tre anni. La proprietaria dell’hotel contribuì significativamente alla formazione di Isabel, le insegnò la disciplina, il significato della qualità, i dettagli che determinano la differenza nei servizi offerti, «ciò che un buon cliente si aspetta». Tuttavia, non tutto era positivo, ancor più perché Isabel era già competente nel suo settore, le rivalità sorsero, in questo caso, con il figlio della proprietaria, che era “nato manager». Nonostante il buon stipendio, prodotto anche delle  commissioni che Isabel ottenne, lei si sentiva maltrattata da questo collega di lavoro che era anche il suo superiore, era razzista. La situazione arriva ad un punto di svolta quando lei fa domanda per la posizione di Sales Executive, lui si oppose argomentando che la posizione non gliela poteva dare, lei come peruviana, aveva raggiunto il massimo. Questa situazione, per Isabel determinò la rottura. Alla sua decisione, lui le chiese spiegazioni offrendo a Isabel un aumento di stipendio, lei ha spiegato lui che non poteva continuare a lavorare in un posto dove non era rispettata «Penso che questo posto di lavoro non sia per me, ammiro molto sua Madre. Tuttavia, non è giusto che qualcuno, come lei, mi manchi di rispetto come ha fatto. Non ho un altro lavoro, mi dimetto perché il mio valore vale più del denaro».

Isabel deve ricominciare, lascia ancora il suo curriculum in diversi hotel. Il portiere del Regina Baglioni, Lorenzo, vedendo il suo entusiasmo, fecce arrivare il suo curriculum al Direttore dell’Hotel, dopo tre interviste diede a Isabel la carica di Sales Manager, un successo clamoroso, carta di credito a suo nome, un trattamento adeguato in un Albergo di lusso, cinque stelle. Isabel, incannala la sua clientela accumulata nel corso degli anni nel suo nuovo posto di lavoro. Ricorda l’arrivo dell’ex presidente Alan García e di altri presidenti, un hotel prestigioso. Nonostante il buon lavoro, lei riteneva che richiedesse più preparazione, che doveva fare un Corso di Protocollo e Cerimoniale, cosa che non gli era stato consentita nei lavori precedenti. In questa occasione, sì, inizia il Corso, grazie ai permessi dell’Hotel. Il corso è stato completato con successo. Due anni ha lavorato Isabel in questo magnifico Hotel.

Un nuovo percorso di lavoro si aprì per Isabel quando le richieste dei suoi clienti, che ripongono fiducia e lealtà in lei, le richiedevano hotel a 3 o 4 stelle, non a 5 stelle. «Creare la mia attività», l’Agenzia di servizi per Diplomatici con il suo portafoglio di clienti, la sua idea ricevette il placement dei diversi settori consultati e molti avvertimenti sui rischi di fronte a una situazione economica instabile.

L’impresa individuale INTI nasce con il desiderio, ci spiega, che il «Dio del sole entri nei cuori della gente» è Inti Diplomatic Servicewww.inti-diplomaticservice.com Non solo vende camere, ma organizza eventi negli stessi hotel, poi si aggiunge il catering, il noleggio auto, un’estensione notevole della sua attività. Il suo primo contratto è stato per la FAO, con l’Ambasciata della Cina, una richiesta di 200 stanze, cene, mostre di quadri, Isabel inizia a creare la sua tabella dei fornitori. Ad oggi, sono passati dieci anni, dall’inizio di questa avventura, era il 27 aprile 2009.

Questo passo, ha significato per Isabel tanto sacrificio, la sua vita personale ne è stata influenzata, da dipendente è passata a proprietaria, dedizione esclusiva con tutti i rischi che comporta anche il ritardo nei pagamenti. Inizia a lavorare a casa sua, che è già di sua proprietà, da due anni ha un ufficio indipendente con tre dipendenti italiane. Sfortunatamente, una grave malattia con conseguente intervento ostacolerà il suo grande sogno di essere una mamma. Continua il suo lavoro e continua il suo percorso di costruzione.

Espande il suo lavoro fuori Roma, arriva a Milano per l’EXPO di Milano 2015, arriva in questa città senza contatti, porta i suoi contatti dalla capitale, lavora tra Roma e Milano.

Abbiamo chiesto a Isabel Mantilla quali sono stati gli eventi più importanti che INTI Diplomatic Services ha svolto? Il più grande evento, risponde, si è tenuto all’Arena di Verona organizzata per l’Ambasciata dell’Azerbaigian, uno spettacolo con 100 musicisti, 40 musicisti dall’Azerbaijan e 60 musicisti italiani. Ci prendiamo cura di tutta l’organizzazione, dall’installazione dell’evento all’ospitalità, fino alla ristorazione. Un altro evento, al Festival di Venezia per l’Ambasciata di Taiwan con un artista taiwanese; anche con la first lady dell’Azerbaijan; anche in Vaticano. Ricorda un mega-evento presso l’Hotel Parco dei Principi, per l’Ambasciata dell’Arabia Saudita, completamente trasformato l’hotel, abbiamo fatto un video, le tende le abbiamo portato direttamente dall’Arabia, era spettacolare. Rispondiamo con elasticità alle richieste dei nostri clienti.

Quali sono le differenze tra lavorare a Roma e lavorare a Milano? Io amo Milano, il loro modo di lavorare è molto serio, forse mancano di conoscenze sul protocollo e la diplomazia, a differenza di Roma che vivono in continuo contatto con le istituzioni, tuttavia, a livello di organizzazione di eventi, i temi, i tempi, il grado di attenzione, la velocità della risposta, è efficiente. Si può lavorare sugli aspetti della cortesia e del protocollo. Le cose a Milano sono più facili, c’è più crescita. In ogni caso, non lascerei Roma, è il mio punto di lavoro, c’è anche l’importante forza del Vaticano.

Quali sono i tuoi migliori clienti per continente e per Ambasciate? Le Ambasciata dell‘Azerbaigian, India, Bangladesh, Kazakistan, Turchia, Bielorussia, Taiwan, Russia, Repubblica Dominicana, Montenegro, Honduras, Consolato del Nicaragua. Come istituzioni, il Ministero degli Affari Esteri, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche aziende come Huawei, NTTData; l’Associazione nazionale dei biologi. Abbiamo fatto diverse attività per loro dall’organizzazione di eventi al servizio alberghiero.

Sei soddisfatta del tuo lavoro? Cosa vuoi ancora raggiungere? Nonostante sia soddisfatta, penso che dovremmo lavorare ancora di più. Quello che mi piacerebbe è la stabilità, avere clienti stabili e espanderci nella dinamica città di Milano. Soprattutto, vorrei un numero maggiore di clienti, con alcuni clienti con contratti fissi. Ci piacerebbe lavorare per le aziende di Milano. Siamo molto professionali nel nostro lavoro che si basa sul protocollo, siamo dietro i protagonisti dei nostri eventi, li supportiamo.

Secondo la tua visione, quanto sei riuscita ad avanzare nel tuo obiettivo di realizzazione lavorativo? Ho raggiunto il 60%, è un lavoro continuo, lavoriamo in gruppo, mentre aumentiamo la nostra esperienza e miglioriamo i nostri servizi sempre di più. Mettiamo passione in ogni evento, in ogni servizio.

Lasciamo Isabel, appassionata di culture straniere, la sua formazione peruviana basata su principi uniti alla sua grande fede in Dio, al quale ringrazia per averla aiutata a superare momenti di grandi difficoltà che poi sono diventati nuovi percorsi di realizzazione personale e professionale. Grata alla città eterna, Roma, per averle dato l’opportunità di conoscere il mondo e così tante culture, che le hanno permesso di espandere la sua visione del mondo, della vita, «fare un evento è conoscere una cultura, i costumi, la grande ricchezza che racchiude ciascuna e nessuna è superiore all’altra». Il suo percorso di lavoro, sin dal suo inizio negli hotel, gli ha permesso di conoscere un know-how e l’offerta di servizi che la sua compagnia offre oggi. Riconosciuta dagli italiani come una grande imprenditrice che è accompagnata dalla sua passione, dalle sue emozioni e dal suo orgoglio di essere Peruviana.

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