E’ in uscita il numero di maggio 2016 del mensile di apologetica cattolica “Il Timone”, fondato da Gianpaolo Barra nel 1999. Anche in questo numero la rivista diretta da Riccardo Cascioli – che guida pure il quotidiano cattolico online “La Nuova Bussola Quotidiana” – presenta numerosi spunti di interesse legati a temi controversi dibattuti all’interno di un mondo cattolico in ebollizione.
Il tradizionale ‘dossier’ è dedicato stavolta all’ “ignoranza e alla confusione che dominano i giovani in Italia riguardo alla fede e alla Chiesa”. Come si legge in copertina si può parlare a tale proposito della “conseguenza di decenni di mancanza di una proposta chiara”. E dunque di un “fallimento dei catechismi”, come constata all’interno Luisella Scrovati, analizzando criticamente due dei catechismi “per i fanciulli” più in voga negli ultimi decenni, “Io sono con voi” e “Venite con me”. L’autrice osserva tra l’altro che tali catechismi “sono certamente molto verbosi: i bambini si perdono, non riescono ad afferrare cosa ci sia di importante da conoscere in quello che spesso si rivela un ‘bla bla’ incessante”. Del resto, se i termini che si incontrano di più sono “camminare insieme”, “pace”, “volere bene”, “essere buoni”, la conseguenza è che si preparano cristiani “pronti a liquefarsi nel mondo, cristiani senza identità e a disagio nella Chiesa, della quale non hanno mai imparato la lingua”. Nel ‘dossier’ Lorenzo Bertocchi si occupa invece di un’indagine recente dell’Istituto Toniolo, da cui emerge che “i giovani italiani tra i 19 e i 29 anni hanno un’dea molto confusa di Dio e della fede”, quest’ultima “in genere à la carte”. Da parte sua Andrea Brugnoli indaga le ragioni del “fallimento annunciato”, indicandole nella “moralizzazione in chiave sociale della fede”, nella priorità data alla ‘pastorale’ sulla ‘dottrina’, nel diffondersi del “cristianesimo intimista”, nella “dissoluzione della dottrina”: “Se la Messa è una ‘festa’ e non la ripresentazione dell’unico sacrificio che ci ha salvati, ben presto un ragazzino del catechismo, dopo qualche Messa goffamente animata per renderla ‘più partecipata’, (…) si accorgerà che la ‘festa’ è in realtà una noia e (…) sarà meglio non andarci più”. Sull’argomento ancora Bertocchi intervista Chiara Amirante, suor Roberta Vinerba, padre Maurizio Botta e il vescovo di Carpi monsignor Cavina.
Ampia e variegata la riflessione di Andrea Zambrano sulla deriva che si riscontra nella programmazione di tante sale cinematografiche parrocchiali. Sotto il titolo “Cinema: i cattolici non sanno più giudicare” si legge: “Pellicole amorali proiettate nei cinema parrocchiali. E’ uno dei frutti del relativismo: il film non viene più letto per il suo significato, ma accettato perché ormai il mondo va così”. Il giudizio della Commissione nazionale valutazione film della Cei su diversi film problematici recenti appare all’acqua di rose rispetto al messaggio dirompente (esplicito o subdolo) veicolato da tali opere, proiettate anche in sale ‘cattoliche’: ciò vale tra gli altri per “Un nuovo giorno”, “Freeheld”, “The Danish Girl”, Carol”, “L’amore bugiardo”, “I dolori del giovane Edo”, Io e lei”, “La macchinazione”. Per Eugenio Bicocchi, docente universitario di ‘teoria e Tecnica del linguaggio cinematografico’, “la Commissione oggi ha abdicato al suo ruolo guida. (…) Se ci fosse un solido impianto analitico di valutazione, probabilmente ci sarebbe meno disorientamento tra i gestori delle sale che ora non sanno che pesci pigliare”.
Stimolanti anche gli altri contributi, ad esempio quelli di Lorenzo Bertocchi (sull’immaginata e sconcertata reazione di don Camillo all’ “Amoris laetitia”), di Adolfo Morganti (che rievoca la Pasqua di sangue irlandese del 1916) e di Francesco Agnoli, che riflette su Nietzsche e il nazismo. Non mancano nel numero di maggio le consuete rubriche, tra le quali segnaliamo quella di Rino Cammilleri che si occupa della “Chiesa sempre in crisi”, rilevando: “Chi pensa oggi di vivere un momento eccezionale, dovrebbe dare un’occhiata alla storia per scoprire che la Chiesa è passata da una crisi all’altra. Come accadde tra l’882 e il 1046…”.
“Il Timone” è venduto solo in abbonamento (inoltre si può trovare in quasi 850 parrocchie italiane, elenco completo sul sito www.iltimone.org ). Per informazioni contattare [email protected] o il numero telefonico 02/69015059 (si può richiedere una copia in omaggio).