Leone XIV: “Tenerezza e misericordia. Il buon Pastore dà la vita per il suo gregge”

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Si rivolge ai giovani “Non abbiate paura”. È importante che trovino accoglienza, ascolto, incoraggiamento nel loro cammino e che possano contare su modelli credibili di dedizione generosa a Dio e ai fratelli”. E ai grandi del mondo: mai più la guerra

Nella quarta domenica di Pasqua, e con l’allegria ancora dell’elezione del nuovo Vicario di Cristo in Terra, Papa Leone XIV ha celebrato il suo primo Regina Coeli dal balcone della Loggia della Basilica di San Pietro davanti ha una piazza gremita di fedeli. Ancora abbiamo in mente l’esordio del Papa che con la sua mitezza, con la sua grande emozione, con il suo scritto in mano come segno di rispetto, ha messo Cristo al centro di ogni attività umana, consapevole che tra le sue mani ha il tesoro della fede.

“Cari fratelli e sorelle buona domenica! È un dono di Dio che la prima domenica del mio servizio sia quella del buon pastore”. Cita il Vangelo di Giovanni al capitolo decimo in cui Gesù si rivela come il Pastore vero, tenero e misericordioso, che conosce e ama le sue pecore, e per loro dà la vita. In questa domenica, da sessantadue anni, si celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. “Gesù nel Vangelo afferma di conoscere le sue pecore, e che esse ascoltano la sua voce e lo seguono. In effetti, come insegna Papa San Gregorio Magno, le persone “corrispondono all’amore di chi le ama”. 

Il Santo Padre si rivolge ai giovani: “Non abbiate paura! È importante che i giovani e le giovani trovino, nelle nostre comunità, accoglienza, ascolto, incoraggiamento nel loro cammino vocazionale, e che possano contare su modelli credibili di dedizione generosa a Dio e ai fratelli”. Ricorda il suo predecessore: “Facciamo nostro l’invito che Papa Francesco ci ha lasciato nel suo messaggio per la giornata odierna: l’invito ad accogliere e accompagnare i giovani. E chiediamo al Padre celeste di essere gli uni per gli altri, ciascuno in base al proprio stato, secondo il suo cuore, capaci di aiutarci a vicenda a camminare nell’amore e nella verità”.

“Padre Bob” come affettuosamente veniva chiamato dai suoi fedeli del Perù è il nuovo ponte, il pastore, maestro di umanità e unità nella diversità, unità in Cristo, capace di incarnare il volto di una Chiesa samaritana, capace di fare ponte e guida vicina ai bisogni e alle ferite del mondo. Una cosa sola con il Capo, “Ut omnes unus sint!”. Gesù disse a Pietro: “Seguimi”, e da allora tutti i papi sono diventati il collegamento tra il cielo e terra, tra l’uomo e Dio.

“Dov’è Pietro c’è la Chiesa di Cristo – aggiunge Papa Leone XIV –. Uniti a lui conosciamo con certezza il cammino che ci porta alla salvezza di fronte a tutte le tempeste che ha sofferto e soffrirà lungo i secoli”. Ieri sulla via del ritorno verso il Vaticano, il Pontefice ha raggiunto anche Santa Maria Maggiore, dove si è fermato in preghiera davanti alla tomba di Papa Francesco e all’icona della Vergine, Salus Populi Romani.

E inoltre oggi Roma ospita il Giubileo delle Bande musicali e degli Spettacoli popolari. “Saluto con affetto tutti questi pellegrini e li ringrazio perché con la loro musica e le loro rappresentazioni allietano la festa, la festa di Cristo Buon Pastore: sì, è Lui che guida la Chiesa con il suo Santo Spirito”.

Infine Leone XIV Ricorda la guerra a pezzi: “Mai più la guerra! Si faccia il possibile per arrivare ad una pace autentica e duratura. Cessi il fuoco a Gaza” e nelle altre parti del mondo. Si emoziona, ricorda tanti altri conflitti del mondo e chiede alla Madonna, Maria, che possa ottenerci il miracolo della pace. Saluta tutte le mamme d’Italia e del mondo per la loro festa di oggi.

Questa mattina il Santo Padre si è recato nelle Grotte Vaticane per celebrare la Santa Messa all’altare in prossimità della tomba di Pietro. Ha concelebrato con sua Santità il Priore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino, P. Alejandro Moral Anton. Al termine della messa il Papa si è fermato in preghiera sulle tombe dei suoi predecessori e davanti alla nicchia dei Palii.