La mostra Transizioni. Impresa – Lavoro – Società, progettata da Fondazione Ansaldo nel 2023 e riallestita con un focus su Milano grazie alla collaborazione con la Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni, sarà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, fino al 21 febbraio 2025, presso lo Spazio Mostre Guido Nardi del Politecnico di Milano in via Ampère 2, Milano.
Un percorso espositivo, quarto del ciclo Mostre di Cultura Politecnica, che racconta il tema delle transizioni innescate dallo sviluppo industriale attraverso fotografie e filmati provenienti dal vasto patrimonio archivistico di Fondazione Ansaldo, ulteriormente impreziositi da immagini appartenenti ad altri enti, da opere d’arte provenienti da musei e collezioni private e dall’opera Magnetic Nanoparticles, realizzata appositamente dall’artista Michelangelo Penso.
Dal 6 novembre 2024, la mostra “Transizioni. Impresa – Lavoro – Società”, progettata da Fondazione Ansaldo e già allestita a Genova nel 2023. Il percorso espositivo, quarto del ciclo Mostre di Cultura Politecnica, è riproposto con una nuova veste, appositamente pensata per la città di Milano, visitabile gratuitamente presso lo spazio Mostre Guido Nardi del Politecnico di Milano, via Ampère 2.
La mostra è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Milano, il sostegno di Leonardo S.p.a, Fondazione Cariplo, Archivio Storico Fondazione Fiera Milano, Assolombarda e il contributo di Fondazione AEM – Gruppo A2A.
Le grandi transizioni innescate dallo sviluppo industriale sono i temi attorno ai quali si snoda il percorso espositivo suddiviso in tre macroaree: impresa, lavoro e società, con un’attenzione particolare alla storia della città di Milano, in grado di offrire un punto di vista privilegiato per comprendere i complessi mutamenti che l’hanno portata a essere, nell’arco di poco più di un secolo e mezzo, motore propulsivo e fiore all’occhiello dell’industria, dell’economia e della cultura italiana.
Fondazione Ansaldo conserva un vasto patrimonio documentale che racconta, in modo trasversale, molte delle trasformazioni avvenute dalla seconda metà dell’Ottocento fino a tutto il Novecento, non soltanto nelle strategie imprenditoriali e in intere filiere produttive, ma anche nella società e nei costumi, toccando altri importanti aspetti quali quelli degli impatti sul territorio.
Con la metà dell’Ottocento e con la rivoluzione industriale prende avvio anche in Italia un profondo processo di cambiamento destinato ad avere importanti ripercussioni sui territori e sulle comunità. Assumono sempre più centralità le scoperte scientifiche e il progresso tecnologico, le trasformazioni che ne derivano influenzano la società, aumentando le opportunità di benessere e migliorando la qualità della vita. È però con la terza rivoluzione industriale, pilastro della modernità a valle della Seconda guerra mondiale, che si aprono per l’umanità nuove prospettive impensabili fino a quel momento: l’elettronica, l’automazione, l’informatica, l’energia atomica e tanto altro. Trasformazioni tuttora in corso, in uno scenario sempre più mutevole.
Il ricco corredo fotografico e audiovisivo proveniente dagli archivi di Fondazione Ansaldo è arricchito da numerose immagini strettamente legate a Milano e al suo territorio provenienti dall’Archivio Storico Fondazione Fiera Milano, dall’Archivio Storico Fotografico AEM, Fondazione AEM – Gruppo A2A, dall’Archivio Storico Breda – Associazione Museo della Melara e dalla Biblioteca Famiglia Meneghina – Società del Giardino. Questi materiali sono ulteriormente impreziositi da una nutrita selezione di opere d’arte utili a meglio comprendere lo stretto rapporto tra arte, industria e società concessi in prestito da musei e collezioni private quali le Gallerie d’Italia, l’Archivio Flavio Costantini, la Galleria Martini & Ronchetti e il Politecnico di Milano. Grazie alla collaborazione con quest’ultimo è esposto in mostra il polittico Epigenesi di Jonathan Guaitamacchi composto da sette opere distinte di grande formato. I lavori di Jonathan Guaitamacchi nascono dalla forte esperienza compiuta dall’artista nel luogo simbolo dell’industrializzazione milanese, l’officina del Gas AEM in Bovisa.
Infine, a completare il percorso è l’opera d’arte Magnetic Nanoparticles di Michelangelo Penso, realizzata con materiali industriali di riuso appositamente per la mostra a Genova, grazie al sostegno di Confindustria Genova e Camera di Commercio Genova, e riadattata dall’artista per la sede del Politecnico.
«L’allestimento della mostra Transizioni a Milano rappresenta un’ulteriore tappa del percorso intrapreso da Fondazione Ansaldo per la valorizzazione dei propri Archivi Storici nel corso degli ultimi decenni». Dichiara Raffaella Luglini, Presidente di Fondazione Ansaldo «Con questo percorso espositivo, la Fondazione offre alla città di Milano e ai suoi visitatori la possibilità di godere di una selezione preziosa del proprio patrimonio archivistico, con lo scopo di promuovere una riflessione su temi ancora oggi di grande attualità: quelli delle transizioni della fine dell’Ottocento e di tutto il Novecento, che hanno coinvolto l’impresa, il lavoro e la società e, per molte delle quali, l’impresa stessa fu il principale motore di cambiamento. La collaborazione con il Politecnico di Milano è stata fondamentale per raggiungere un ulteriore importante obiettivo: portare la Fondazione e i suoi Archivi anche fuori dai tradizionali confini genovesi e liguri nei quali è sorta».
«Milano è storicamente riconosciuta come la culla dell’innovazione industriale. Ancora oggi, nell’era del digitale, si distingue come un indiscusso punto di riferimento per la cultura tecnologica e la creatività. In questo contesto si inserisce la mostra curata insieme alla Fondazione Ansaldo e collocata nell’alveo delle iniziative di Cultura Politecnica». Commenta Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano «Da sempre, la città ha saputo combinare tradizione e modernità, scienza e arte. Questa esposizione rappresenta un appuntamento, aperto a tutti i milanesi, per esplorare il profondo dialogo tra passato e presente; per guardare, con ancora maggiore consapevolezza alle sfide future, all’evoluzione del mondo del lavoro, alle dinamiche di sviluppo socio-economico che ne conseguiranno».
I curatori della mostra sono Lorenzo Fiori, già direttore di Fondazione Ansaldo, Claudia Cerioli, responsabile degli Archivi storici e dei servizi bibliotecari di Fondazione Ansaldo, Beatrice Carabelli, Archivi storici Fondazione Ansaldo ai quali si sono affiancati i professori del Politecnico di Milano: Roberto Dulio, delegato della Rettrice al Sistema Archivistico, Bibliotecario e Museale, Andrea Manes, docente del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Ingrid Paoletti, delegata delle Rettrice a Mostre ed eventi e Matteo Ruta, membro del Gruppo Cultura della Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni.
Fondazione Ansaldo ha infine realizzato il catalogo della mostra, con traduzione in inglese, edito da Il Geko Edizioni – Genova, in vendita nel circuito delle librerie nazionali e sulle principali piattaforme on-line. Il catalogo include anche una serie di QR code per la visualizzazione di contenuti multimediali.
Ingresso gratuito
Dove: Politecnico di Milano, Spazio Mostre Guido Nardi, via Ampère 2, Milano
Quando: dal 6.11.2024 al 21.02.2025, dalle 10.00 alle 19.00 dal lunedì al sabato. Chiuso dal 23.12.204 al 6.01.2025.









