IN USCITA “IL TIMONE” DI GIUGNO 2017, numero 164

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Non mancano di certo gli argomenti di attualità bruciante in casa cattolica (e non solo) nel numero di giugno 2017 del mensile di apologetica cattolica “Il Timone”, fondato nel 1999 da Giampaolo Barra e diretto da Riccardo Cascioli. Per chi decidesse di dedicare qualche momento della sua giornata a una sana riflessione su quanto accade oggi, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

 

Procediamo con ordine, partendo da un passo dell’editoriale di Riccardo Cascioli, che introduce il “Primo piano” dedicato a “quelli della ‘nuova’ Chiesa” (è il titolo di copertina). Quelli cioè che per “attrarre”, prima nascondono, poi negano la verità. “E’ quello che è accaduto prima alle confessioni protestanti e ora alle Chiese cattoliche” dell’Europa centro-settentrionale: “Si insegue il mondo, si scende a patti sulla verità per rendere più accessibile la fede cattolica, si parla di amore ma si traduce in complicità con il peccato, la santità viene confusa con il volontariato. E il risultato è il deserto, la gente scappa”, perché “una proposta così non attrae nessuno”. Una situazione documentata appunto dall’ampio ‘Primo piano’, introdotto da Stefano Fontana (Il dato è sotto gli occhi di tutti: la religione cattolica sta sparendo proprio là dove è stata maggiormente ‘aggiornata’). Ne riferiscono Lorenzo Bertocchi (Germania: La patria dei ‘cristiani anonimi’), Rodolfo Casadei (Olanda: Quelli del ‘nuovo catechismo’), Marco Tosatti (Belgio: Dove la Chiesa sta scomparendo), Giuseppe Rusconi (Svizzera: Cattolicesimo fai da te – Austria: ‘Noi siamo Chiesa’), Riccardo Cascioli (Regno Unito: Il crollo mascherato).

 La Francia si è affidata a Emmanuel Macron, ex-banchiere Rothschild e fautore di una ‘società fluida’. A chi sono andate le simpatie episcopali? Osserva Philippe Maxence, caporedattore de ‘L’homme nouveau’. “Un numero importante di vescovi francesi non ha voluto dare delle precise consegne di voto, rinviando ogni elettore alla sua coscienza. Alcuni hanno invitato chiaramente a difendere i valori europei e a eifiutare l’esclusione, un modo per incoraggiare a non votare Marine Le Pen. Infine, una minoranza ha chiaramente invitato a votare Macron”.

 Molto interessante l’intervista che Franco Olearo ha fatto a mons. Giuseppe Marciante, vescovo ausiliare di Roma sul tema dell’accoglienza nella Chiesa delle persone omosessuali. In un passo dell’intervista rileva mons. Marciante: “E’ in atto un riduzionismo antropologico e morale, il tentativo di semplificare un fenomeno complesso che richiede un approccio differenziato. Le spinte ideologiche del gender contro la famiglia e la recente legislazione sulle unioni civili creano disorientamento in chi porta già una ferita nella propria identità sessuale, specialmente se adolescente”. Citiamo ancora un passo: “Non amo la parola omofobia perché è ideologicamente strumentalizzata per chiudere la bocca a chi si oppone alla propaganda che propone un unico modo di vivere le tendenze omosessuali”.

 Su “Convivenza o matrimonio” riflettono Costanza Miriano e l’arcivescovo Luigi Negri. Come si rileva nel sommario “Oggi, anche secondo molti cattolici, sposarsi non aggiunge niente. Invece il sacramento trasfigura la relazione e sostiene i coniugi, come è necessario in una cultura avversa come la nostra”. E della “Resistenza di una Chiesa antagonista” scrive l’arcivescovo Giampaolo Crepaldi: “Eutanasia, fecondazione, aborto, divorzio: opporsi presto sarà reato” – si legge nel sommario – “Che cosa sarà della pastorale sociale? Da collaboratrice dello Stato dovrà tornare ad essere antagonista, come ai tempi del non expedit”.

Fin qui si sono citati temi di stretta attualità. E il tradizionale ‘dossier’? si sarà chiesto qualcuno. E’ ampio come sempre e tira un bilancio dettagliato a dieci anni dal ‘Motu proprio’ Summorum Pontificum, con cui Benedetto XVI valorizzava ufficialmente la forma extraordinaria (fondata sul Messale del 1962, dunque anteriore alla riforma del 1970) della messa di rito romano. Sotto il titolo “E’ nato un nuovo movimento liturgico”, Lorenzo Bertocchi intervista il domenicano Vincenzo Nuara (“Chi pensava che il ‘Summorum Pontificum’ sarebbe finito nel dimenticatoio riservato a una cerchia ristretta di tradizionalisti nostalgici credo sia rimasto deluso”, perché “è nato nella Chiesa quello io definirei ‘un nuovo movimento liturgico’ fatto perlopiù di giovani, di giovani famiglie e di giovani preti e religiosi che si propone di rinnovare la Chiesa dal di dentro attraverso la Sacra Liturgia tradizionale”). Nel ‘dossier’ troviamo anche gli interventi del domenicano Didier Baccianti, del benedettino Cassian Folsom, di Andrea Zambrano e Benedetta Frigerio, mentre nel paginone centrale Filippo Ghizzoni evidenzia gli aspetti più importanti del ‘Summorum Pontificum’.

Stimoli interessanti vengono come sempre, oltre che da articoli su altri argomenti, dalle rubriche tradizionali, di cui citeremo solo un passo estrapolato dal ‘Vivaio’ di Vittorio Messori e riguardante la ‘Donazione di Costantino’ dimostrata falsa dall’umanista Lorenzo Valla. Un falso che è stato e continua ad essere un cavallo di battaglia anticattolico. Tuttavia un agnostico come Umberto Eco rilevava a tal proposito: “Quella che noi chiameremmo malafede era giustificata da una diversa nozione di verità che non è quella della filologia moderna: se una cosa era ritenuta vera, ogni mezzo era buono per farla credere”. Chiosa Messori: “Insomma, prima di condannare bisogna capire, per non cadere nell’anacronismo di chi applica al passato il nostro modo di pensare e di giudicare”.

“Il Timone” è venduto solo in abbonamento (inoltre si può trovare in 850 parrocchie italiane, elenco completo sul sito www.iltimone.org ). Per informazioni contattare [email protected] o il numero telefonico 02/69015059 . Da febbraio 2017 “Il Timone” si può sfogliare online, a pagamento, su www.iltimone.org il giorno stesso dell’uscita della rivista cartacea.  

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Nato a Bellinzona (Canton Ticino, Svizzera), Giuseppe Rusconi si è laureato nel 1973 presso l’Università cattolica di Milano con una tesi in storia contemporanea. Docente di letteratura italiana fino al 1988 (anche dieci anni a Roma), è stato a Berna come giornalista parlamentare per sette anni. Tornato a Roma nel 1996 per una ricerca negli archivi vaticani, si è poi occupato del mensile cattolico “il Consulente RE”, di cui è stato direttore. Nel 2013 ha aperto il blog www.rossoporpora.org, che tratta soprattutto argomenti relativi al mondo cattolico, anche con interviste a molte personalità. Collabora regolarmente con il mensile cattolico “Inside the Vatican’ e con il quotidiano “Giornale del Popolo’ di Lugano.