I migliori racconti di Horacio Ortega

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Intervengono:
Francesco Fava, Docente Università IULM di Milano.
Stefano Gallerani, critico literario e scrittore.
Milton Fernández, traduttore e curatore.

Coordina:
Sylvia Irrazábal, Addetto Culturale Ambasciata dell’Uruguay in Italia.

Letture di:
Alessandra Mosca Amapola, Attrice.

Un’esistenza segnata dai tratti amari caratterizza questo maestro del racconto latinoamericano, nato il 31 dicembre del 1878 a Salto (Uruguay). La sua vita fu infatti sconvolta da numerosi eventi tragici: la morte del padre a pochi mesi d’età; l’essere stato testimone involontario del suicidio del patrigno, qualche anno più tardi; la morte di due fratelli per un’epidemia di tifo e quella di un amico, vittima accidentale di uno sparo di rivoltella da lui stesso maneggiata; infine il suicidio della moglie e successivamente della poetessa Alfonsina Storni, con la quale aveva vissuto un’intensa storia d’amore. Quiroga, affascinato dalla natura selvaggia, dopo qualche anno a Montevideo, passò buona parte della sua vita nella foresta argentina, per poi trasferirsi a Buenos Aires, dove – ormai malato di cancro – morì suicida nel 1937.

Racconti che lasciano con il fiato sospeso, che fanno rabbrividire, accapponare la pelle, intenerire, che coinvolgono e trasportano altrove. Horacio Quiroga è un Edgar Allan Poe intriso di foresta tropicale. I suoi personaggi potrebbero essere nati solo lì, sulle sponde del fiume Paranà, al confine con tre paesi vasti come oceani: Argentina, Brasile e Paraguay. Una raccolta per gli amanti del genere gotico, delle storie un po’ folle e della bella letteratura.